
Psicologia nell’emergenza

Da diversi anni mi occupo di psicologia dell’emergenza e di gestione di eventi critici, soprattutto nelle scuole comunali (scuola dell’infanzia e scuola elementare) e nelle scuole medie.
Come psicologa dell’emergenza mi occupo sia delle persone direttamente coinvolte negli eventi critici (vittime primarie), sia dei loro familiari ed amici e delle persone che sono state testimoni dello stesso evento (vittime secondarie), sia dei soccorritori (vittime terziarie) e della comunità ove gli eventi critici si sono verificati.
I diversi tipi di intervento possono quindi essere:
- intervento di crisi (immediato sostegno emozionale e ri-orientamento cognitivo a tutti i tipi di vittima)
- diagnosi dello stress acuto e prevenzione della sindrome post-traumatica da stress
- preparazione psico-sociale degli operatori e dei soccorritori
Evento critico: l’impossibile che diventa possibile, il non prevedibile che si è realizzato, la rottura della continuità fra passato, presente e futuro
Le situazioni critiche sono eventi che insorgono raramente ma in modo improvviso e spesso imprevedibile. Essi escono dalle esperienze abituali, mettono in discussione la capacità di fronteggiamento della persona e sono potenzialmente in grado di sopraffare i meccanismi psicologici abituali di una persona, creando una sofferenza umana significativa.
Gli obiettivi principali di un intervento sono:
- Ristabilire il più presto possibile la normalità
- Mettere in atto un sano processo di elaborazione di quanto avvenuto fornendo a tutti la possibilità di darvi significato all’interno della propria vita
Per le scuole comunali e per le scuole medie mi occupo di:
- Formazione di base e aggiornamenti sulla gestione di eventi critici
- Gestione e supervisione di interventi nelle scuole in seguito ad eventi critici
Dal 2014 sono inoltre membro del gruppo di coordinamento gestione eventi critici della scuola media.