I diversi tipi di traumi
I traumi sono ferite dell’anima, esperienze con un impatto emotivo così intenso e negativo da impedire alle persone di continuare a vivere e ad essere come prima. La ricerca scientifica ha riconosciuto che gli eventi traumatici conducono a cambiamenti profondi e duraturi nello stato di allarme psicologico, nelle emozioni, nello stato cognitivo, nella memoria, nel corpo e anche nel cervello.
Si possono distinguere 2 tipi di traumi: i traumi con la T maiuscola e i traumi con la t minuscola. Pur essendo diversi tra loro, possono creare nelle persone le stesse reazioni e gli stessi sintomi.
Traumi con la T maiuscola: I Traumi con la T maiuscola sono eventi che minacciano l’integrità fisica o psicologica della persona o delle persone care e comportano un sentimento di forte paura, senso di vulnerabilità o orrore. Possono essere disastri naturali (terremoti, inondazioni), disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, violenza o abusi) o una malattia grave o la morte di una persona cara.
Traumi con la t minuscola: Ma esistono anche i „traumi con la t minuscola“, molto meno conosciuti. Questo tipo di esperienze oggettivamente sembrano poco rilevanti rispetto ai traumi con la T maiuscola, ma se avvengono durante i primi anni di vita e se si ripetono nel tempo possono avere delle conseguente gravi. Le esperienze dei primi anni di vita costituiscono le basi sulle quali il bambino costruirà la sua identità e il valore che lo caratterizzerà per tutta la vita. Fondamentali sono le relazioni con i genitori. Se le esperienze vissute e la relazione con i genitori saranno positive, il bambino avrà una base sicura, si sentirà quindi amato, accettato ed avrà una buona autostima. Se invece il bambino vivrà un trauma con la T maiuscola, oppure una somma di traumi con la t minuscola (come p. es. separazioni precoci, trascuratezza emotiva e mancanza di sintonizzazione affettiva da parte della figura di riferimento perché magari depressa o troppo preoccupata), potrà credere di non essere amabile, di poco valore, non avrà fiducia in se stesso, negli altri e nel mondo.
Capacità di auto-guarigione: Noi abbiamo la capacità innata di elaborare delle esperienze negative, stressanti o traumatiche. Non necessariamente la persona che subisce dei traumi svilupperà quindi un disturbo post-traumatico da stress (si stima che il 70% delle persone non svilupperà un disturbo). Sicuramente, in seguito all‘evento, il sistema nervoso rimane temporaneamente disorganizzato ed occorre un certo tempo per ritrovare l‘equilibrio. Questo implica che deve passare del tempo per fare defluire l‘impatto emotivo e per elaborare a livello cognitivo la ferita dell‘anima, dando un senso a quello che è successo. In genere, da queste prove le persone escono rafforzate, cresciute e piene di nuove risorse, dunque più flessibili ed adattabili alle situazioni che dovranno affrontare successivamente. Il percorso di autoguarigione può però subire un arresto (questo per motivi molto diversi) e necessitare di un aiuto per permettere alla persona di ritrovare un nuovo equilibrio a seguito di un trauma psicologico. Se la persona non riesce ad elaborare i trami, è indicata una terapia EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing.